Cibo e sostenibilità, Barilla inaugura la prima mostra di Parma 2020

8 Gennaio 2020
Barilla

Un percorso esperienziale per far comprendere il forte legame che esiste tra la tutela della nostra salute e quella del pianeta, a cominciare da quello che mettiamo ogni giorno nel piatto

 

Sabato 11 gennaio a Parma alle ore 11 la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition darà inizio alle celebrazioni di Parma 2020 Capitale italiana della Cultura, con l’inaugurazione della mostra ‘Noi, il cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile’. Un percorso esperienziale in grado di sensibilizzare verso una rivoluzione orientata allo sviluppo sostenibile, che parta dal cibo. Una risposta concreta a un sistema di vita che ci porta a consumare molte più risorse di quante la stessa terra sia in grado di rigenerarne ogni anno.

È la mostra dal titolo Noi, il cibo, il nostro Pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile promossa dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition a dare l’inizio ufficiale alle celebrazioni di Parma 2020 – Capitale Italiana della Cultura.

Dall’11 gennaio e fino al 13 aprile gli spazi della Galleria San Ludovico (Borgo del Parmigianino, 2) e dei Portici del Grano (Piazza Giuseppe Garibaldi, 1) ospiteranno un vero e proprio percorso esperienziale, che si propone di far comprendere il forte legame che esiste tra la tutela della nostra salute e quella del pianeta, a cominciare da quello che mettiamo ogni giorno nel piatto.

Un legame che può essere rinsaldato solo ripensando il modo in cui coltiviamo, produciamo e consumiamo il cibo.

Questo perché, sottolinea la Fondazione Barilla, la produzione di cibo è l’attività dell’uomo che contribuisce di più al cambiamento climatico (31%), superando il riscaldamento degli edifici (23,6%) e i mezzi di trasporto (18,5%) e che oggi consuma 1,7 volte le risorse naturali che la terra riesce a generare ogni anno. Cibo che peraltro, purtroppo, finiamo anche per sprecare, dal campo alla tavola (1/3 del cibo prodotto a livello globale, infatti, non viene nemmeno mangiato).

L’impegno di Greta Thunberg ha fatto partire dal basso un sentimento comune e globale che chiede di ripensare – in chiave sostenibile – le nostre vite. Mai come quest’anno, cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale sono al centro del dibattito, grazie anche a movimenti come FridaysForFuture e all’impegno di Greta Thunberg, che hanno fatto partire dal basso un sentimento comune e globale che chiede di ripensare – in chiave sostenibile – le nostre vite. Con questa mostra desideriamo far nascere in tutti, giovani generazioni e non, un senso di cittadinanza attiva e una crescente consapevolezza che porti a ripensare i nostri sistemi agroalimentari. Puntiamo a sensibilizzare le coscienze, mettendo al centro una corretta educazione, alimentare e ambientale, elemento fondamentale per questo cambiamento” scrive  Anna Ruggerini, direttore operativo di Fondazione Barilla.

Sviluppata in collaborazione con National Geographic Italia, Sustainable Development Solutions Network Mediterranean (SDSN Med), la mostra, realizzata, tra gli altri, grazie al contributo di un comitato scientifico multidisciplinare e la curatela di Codice Edizioni, intende sottolineare il ruolo fondamentale che la cultura del cibo riveste nella rapida evoluzione della nostra società, attraverso un percorso di comprensione e consapevolezza (che va dai paradossi alimentari ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030) tra exhibit interattivi e immersivi. Per questo motivo – e per rendere più immediato il messaggio – la mostra offrirà molteplici occasioni di dialogo e approfondimento con conferenze tematiche, laboratori e workshop.

Un percorso espositivo digitale e multidisciplinare rivolto a tutti e che offre anche percorsi e iniziative dedicati agli studenti di tutte le età, chiamati a diventare i protagonisti del cambiamento auspicato.
Per le scuole, saranno previste visite guidate giornaliere, previa iscrizione, dal lunedì al venerdì e percorsi di apprendimento laboratoriali personalizzati secondo il livello scolastico di appartenenza.

Questo percorso multimediale arricchisce anche il programma educativo Noi, il cibo, il nostro Pianeta, inserito in un protocollo d’intesa col Miur, che si rivolge a docenti di ogni ordine e grado scolastico fornendo loro materiali di aggiornamento e insegnamento per far comprendere il rapporto imprescindibile tra la nostra salute e la salute del mondo che ci ospita.

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