Da rifiuto a risorsa: con “TakeBack: ReMed” nuova vita per 390mila penne iniettive

7 Agosto 2024
TakeBack: ReMed

Bologna fra le tre città scelte per la sperimentazione di questo importante progetto di economia circolare, portato in Italia per la prima volta da Novo Nordisk.

 

Bologna è tra le tre città italiane coinvolte nel progetto pilota “TakeBack: ReMed”, l’iniziativa per la raccolta e il riciclo dei dispositivi prerempiti per iniezione, promossa per la prima volta in Italia da Novo Nordisk, azienda leader nel campo delle malattie croniche non trasmissibili e delle patologie rare.

Dalle penne monouso a oggetti di uso comune, come sedie e complementi d’arredo, il percorso diventa un modello di raccolta e riciclo del tutto innovativo, per trasformare un dispositivo medico usato da rifiuto a risorsa. Sono oltre 390mila, infatti, le penne preriempite usate per le terapie contro diabete, obesità e malattie rare, che ogni anno sono utilizzate dai cittadini bolognesi e che, fino a ieri, erano trattati come rifiuti non differenziabili mentre ora, grazie al progetto “TakeBack: ReMed”, torneranno a nuova vita.

TakeBack: ReMed si inserisce nell’impegno globale che Novo Nordisk ha assunto nel campo della sostenibilità con Circular for zero, iniziativa globale che si pone l’obiettivo sfidante di raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045. Sperimentato con successo in Brasile, Francia, Danimarca e Regno Unito, TakeBack: ReMed ora arriva in Italia con sperimentazioni che interesseranno, oltre Bologna, anche Parma e Torino.

A conferma dell’importanza che progetti come questo hanno sull’ambiente in termini di risparmio di CO2, ci sono i dati che arrivano dalle esperienze già avviate in altri paesi: nel Regno Unito, ad esempio, si è ottenuto un risparmio del processo di smaltimento pari a circa il 90% passando da 26g a 3g di CO2.

“Novo Nordisk lega indissolubilmente l’impegno per il miglioramento della qualità di vita delle persone con l’innovazione e la sostenibilità, perché siamo convinti che il valore terapeutico dei nostri farmaci debba essere sempre associato anche al loro impatto ambientale. L’obiettivo è raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045. Portiamo avanti in tal senso una strategia che ragiona in ottica Planetary Health. Promuoviamo la riduzione dei consumi e delle emissioni, il riciclo dei rifiuti e lo sviluppo di prodotti riutilizzabili all’interno di un’economia circolare che copre tutta la filiera dalla produzione alla distribuzione. Grazie alla collaborazione con le Istituzioni e gli attori del territorio è possibile creare le condizioni per fare la differenza e promuovere azioni, concrete, virtuose e veramente sostenibili come “TakeBack: ReMed”, spiega Marco Salvini, Sr Director External Affairs di Novo Nordisk Italia.

Nella città di Bologna, ogni anno, viene utilizzato circa il 2% degli oltre 17 milioni di penne preriempite che vengono vendute in Italia in 12 mesi. La sperimentazione, partita qualche settimana fa, si svilupperà grazie a un accordo con Federfarma che favorirà l’adesione delle farmacie cittadine e fornirà i dati di raccolta. In questi presidi, i cittadini troveranno il kit per la raccolta composta da buste di raccolta delle penne utilizzate che saranno distribuite ai cittadini. Ogni busta potrà contenere tra le 10 e le 15 penne e si stima una previsione di retourn rate – ovvero la risposta di restituzione da parte della cittadinanza – del 25%.

“La partecipazione di Bologna al progetto “TakeBack: ReMed” rappresenta un passo importante per migliorare la qualità della vita dell’intera comunità, che rafforza il perseguimento degli obiettivi di economia circolare. Siamo certi che le cittadine e i cittadini bolognesi non faranno mancare il loro sostegno a questa importante iniziativa, che offre soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti sanitari, sensibilizzando nel contempo l’intera cittadinanza sull’importanza della promozione della salute come bene comune”, dichiarano Luca Rizzo Nervo, assessore Welfare e salute e Simone Borsari, assessore Lavori pubblici, manutenzione e pulizia della città del Comune di Bologna.

Le penne raccolte a Bologna saranno poi trasferite in Danimarca per completare il ciclo di recupero. Grazie a diverse partnership locali, infatti, Novo Nordisk raccoglie, stocca e spedisce le penne usate in Danimarca, per poi trasformarle in materie prime seconde utilizzate per la creazione di oggetti di uso comune, come sedie, lampade, vasi e molto altro.

Nella città di Bologna il partner di Novo Nordisk è Gruppo Hera, tra le principali multiutility italiane e primo operatore nazionale per rifiuti trattati. Nel rispetto del protocollo d’intesa, il Gruppo Hera si occuperà di raccogliere le penne iniettive usate conferite dai pazienti nei punti di raccolta collocati nelle farmacie coinvolte e di trasportarle presso le Stazioni Ecologiche del territorio, monitorando periodicamente che il processo di raccolta e riciclo venga svolto in maniera sicura e garantendo la tutela della salute pubblica.

“Di fronte ai cambiamenti economici, ambientali e sociali in corso, diventa sempre più importante per le aziende unire le forze su obiettivi comuni – afferma Giulio Renato, direttore centrale Servizi Ambientali e Flotte del Gruppo Hera – L’economia circolare rappresenta un elemento chiave per il Gruppo Hera, che si pone l’obiettivo di fare rete per garantire la massima valorizzazione delle risorse, con un approccio sostenibile ed integrato nelle proprie strategie di business. Supportare le aziende a perseguire valori come l’economia circolare e la transizione energetica è una delle nostre mission: sentiamo la necessità di mettere a disposizione di imprese, istituzioni e cittadini il nostro know how. La partnership con Novo Nordisk rientra in questa strategia e ci permetterà di recuperare le materie prime anche in questo settore molto specialistico, agendo ancora una volta in modo concreto e creando valore per tutta la comunità”.

Insomma, un modello chiaro di economia circolare applicato al settore sanitario e farmaceutico, che, grazie all’impegno di Novo Nordisk e alla collaborazione delle Municipalità coinvolte, partirà da Bologna e dalle altre città pilota (Torino e Parma) per poi estendersi anche in altre città italiane.

 

 

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