Pericolo PFAS nei cosmetici

13 Agosto 2021
Pericolo PFAS nei cosmetici

Uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology Letters rileva la presenza di alte concentrazioni di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in una fetta consistente di cosmetici, venduti in USA e Canada.

I cosiddetti PFAS sono una classe di sostanze chimiche altamente persistenti e potenzialmente tossiche, specialmente in caso di esposizione diretta nelle persone. Questa famiglia di molecole organiche è caratterizzata dal fatto di avere la maggior parte degli atomi di idrogeno sostituiti da atomi di fluoro. Prodotti in tutto il mondo a partire dagli anni ’40, i PFAS sono tuttora impiegati in moltissime applicazioni, dalle pentole antiaderenti, al packaging, fino al vestiario e ai prodotti per la pulizia e la cura della persona. In particolare queste sostanze vengono aggiunte ai cosmetici per aumentarne la durata e la resistenza all’acqua.

Per fare chiarezza sull’impiego e i rischi per la salute e l’ambiente correlati a questa pratica lo studio Fluorinated Compounds in North American Cosmetics ha analizzato alcuni prodotti tra fondotinta, mascara, rossetti e cosmetici vari venduti in Stati Uniti e Canada. In dettaglio, 231 prodotti cosmetici sono stati sottoposti a screening per il fluoro totale utilizzando la spettroscopia di emissione di raggi gamma indotta da particelle. Ventinove prodotti di cui venti con elevate concentrazioni di fluoro totale sono stati analizzati utilizzando LC-MS/MS e GC-MS mirati.

Delle otto categorie testate, fondotinta, mascara e prodotti per le labbra rappresentano la più alta percentuale di prodotti con un alto contenuto di fluoro totale. Graham Peaslee, che ha coordinato lo studio, riferisce che il suo team ha trovato alti livello di fluoro nel 56% dei fondotinta e dei prodotti per occhi, nel 48% dei rossetti e nel 47% dei mascara. “Prodotti che – commenta il ricercatore – vengono applicati intorno agli occhi e alla bocca con il potenziale di assorbimento attraverso la pelle o nel dotto lacrimale, nonché possibile inalazione o ingestione” e che quando entrano nel sangue “rimangono lì e si accumulano”.

Le concentrazioni di PFAS variavano da 22 a 10.500 ng/g di peso del prodotto, con una media e una mediana di 264 e 1050 ng/g di peso del prodotto, rispettivamente. Qui, i composti fluorotelomeri 6:2 e 8:2, inclusi alcoli, metacrilati ed esteri fosforici, sono stati rilevati più comunemente. Questi composti sono precursori dei PFCA, acidi perfluorocarbossilici, noti per essere dannosi.

Cosa ancora più grave, gli elenchi degli ingredienti della maggior parte dei prodotti testati non menzionano la presenza di composti fluorurati, sfruttando una lacuna nelle leggi sull’etichettatura degli Stati Uniti e del Canada. La produzione, l’uso e lo smaltimento di cosmetici contenenti PFAS rappresentano un pericolo ai danni della salute e dell’ecosistema. Date le loro vie di esposizione diretta nelle persone, lo studio ha concluso come sia necessaria una migliore regolamentazione per limitare l’uso diffuso di PFAS nei cosmetici.

 

 

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