La gestione delle fiere B2B nell’era del covid. Le opinioni dei professionisti del settore.

7 Luglio 2020
Fiera

A causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, moltissimi settori hanno subito gravi danni economici a seguito dei rallentamenti della produzione o delle interruzioni forzate delle attività. Le fiere espositive sono state tra le prime a pagare gli effetti della pandemia e le conseguenze di questa crisi sono destinate a riflettersi nella gestione del settore nei prossimi mesi.

Gli eventi fieristici rappresentano un vero moltiplicatore di valore e benessere socio-economico, una leva strategica che può dare un enorme contributo alla ricostruzione dell’economia e della società, per questo motivo IndustryChemistry e LabWorld hanno voluto approfondire l’argomento per fare il punto sulla situazione attuale del settore e sui cambiamenti che avverranno nel breve e lungo periodo.

Abbiamo chiesto l’opinione di diversi esponenti dell’industria fieristica italiana e internazionale, per cercare di capire come i diversi segmenti di questo comparto stiano affrontando la situazione Covid. Alessandra Astolfi, Armando Honegger, Luca Pandolfi e Antonio Rampini hanno risposto al nostro appello.


Igiene e sicurezza

 

Honegger
Armando Honegger

Partendo dalla gestione delle fiere che dovrà seguire precisi protocolli almeno per i prossimi mesi, gli intervistati hanno spiegato quali cambiamenti ci saranno nell’organizzazione degli eventi. “Per garantire la sicurezza degli espositori e dei visitatori durante una fiera verranno adottate le stesse misure di sicurezza che troviamo in altri settori, in altre occasioni di aggregazione sociale come ad esempio nei centri commerciali, nei ristoranti o nei grandi negozi. La filosofia sarà esattamente la stessa, per cui al primo posto in ordine di importanza vi è il rispetto della distanza di sicurezza tra le persone, seguita dalle norme igienico-sanitarie raccomandate dai regolamenti nazionali ed internazionali”.

Questa è l’affermazione di Armando Honegger, CEO di Honegger (rappresentanti per l’Italia di Messe Düsseldorf) che nel suo ampio calendario, vede l’evento internazionale Valve World, con cadenza biennale, tra le fiere estere di maggior interesse dei nostri player nazionali.

In vista degli eventi  Ecomondo e Key Energy, che si terranno alla Fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre 2020, Alessandra Astolfi, Group Brand Manager Green & Technology Division di Italian Exhibition Group (tra i principali operatori del settore fieristico e dei congressi a livello europeo, con le strutture di Rimini e Vicenza), ha assicurato che verranno implementate tutte le misure di sicurezza possibili: “IEG è stata tra i primi a progettare e concretizzare una serie di misure racchiuse in un articolato protocollo in linea con le indicazioni del governo centrale. Il #Safebusiness by IEG offre indicazioni chiare in materia di sicurezza nelle fasi prima, durante e in uscita dal quartiere fieristico: dalle navette tra aeroporto, hotel e fiera sanificate, munite di disinfettanti, con obbligo di mascherine a bordo e numero di viaggiatori programmato; alle convenzioni con società di bike sharing e monopattini, in accordo con alberghi e territorio; alle biglietterie e pagamenti solo on line, ingressi programmati in base alla capacity dei padiglioni e orari d’apertura delle fiere prolungati, desk distribuzione mascherine, ingressi multipli, corridoi di sicurezza e segnaletica di distanziamento, titoli d’accesso dematerializzati, controlli sul pubblico con termoscanner e percorso di sanificazione, guardaroba con ciclo automatico e coperture monouso”.

Dunque, non solo l’intera filiera degli allestimenti verrà progettata e gestita per ottemperare ai regolamenti governativi, ma verranno creati anche dei percorsi di sanificazione per le aree esterne, utili alla movimentazione dei visitatori.


Riprogettazione degli spazi espositivi

 

Rampini
Antonio Rampini

Certamente, nel prossimo futuro (almeno fino alla fine dell’emergenza) dovranno essere introdotte alcune misure di sicurezza per tutelare gli espositori e i visitatori, nel rispetto delle regole e dei protocolli sanitari. Pensiamo quindi alla sanificazione delle aree, a materiale informativo digitalizzato, al distanziamento degli stand espositivi e a corsie di larghezza aumentata, ad ingressi multipli (con percorsi di ingresso e di uscita separati) e programmati per i visitatori, che saranno accolti all’ingresso con termoscanner e percorsi di sanificazione. Anche i posti a sedere per convegni e conferenze dovranno essere rivisti, per il mantenimento del distanziamento fisico tra i partecipanti e si prevede che le capienze verranno ridotte di due terzi” ha aggiunto Antonio Rampini, Responsabile Manifestazioni EIOM – Ente Italiano Organizzazione Mostre, che vanta nel suo portfolio numerosi eventi verticali a Milano, a cui si sono aggiunte negli ultimi anni anche le location strategiche di Bergamo e Roma, e che dal 2006 collabora con Fiera Verona.

 

Secondo Luca Pandolfi, Project Manager dell’Industrial Valves Summit, evento promosso da Confindustria Bergamo ed Ente Fiera Promoberg, “la pandemia da Covid-19 che ha colpito tutto il mondo ci ha obbligato a fermarci in maniera inaspettata e ci sta forzando a ripensare il modo in cui facciamo business a 360°. In questo scenario, le fiere più importanti di ogni settore potrebbero acquistare ancora maggior peso perché saranno le occasioni “ufficiali” in cui concentrare tutte le riunioni tra clienti e fornitori”…“Parlando di IVS-Industrial Valve Summit 2021, a un anno dalla manifestazione abbiamo confermato la costruzione di un padiglione aggiuntivo per poter accogliere le numerose richieste di espositori che volevano partecipare e che non potevano essere ospitati nei padiglioni completamente sold out già dall’edizione del 2019”.


Integrazione digitale

 

Tutti gli intervistati concordano sul fatto che le fiere in futuro vedranno sempre di più una strategia digitale integrarsi alla tradizionale struttura fieristica.

Il digitale è lo strumento principe per l’aumento della produttività e in questo difficile periodo è una soluzione strategica per affrontare le sfide del futuro e la ripresa economica. Smart working e web meeting da alcuni mesi sono una realtà assodata e anche noi organizzatori di eventi industriali (dal 1956) sempre attenti all’innovazione, abbiamo subito compreso questa opportunità per ampliare e proporre nuove modalità di interazione per facilitare business e networking tra imprese, operatori, enti e associazioni” ha affermato Rampini, che ha già sperimentato con soddisfazione i primi eventi digitali. mcTER Web Edition, appuntamento verticale di riferimento per Cogenerazione, BioMetano, BioGas, ed Efficienza Energetica, tenutasi dal 23 al 26 giugno, ha riscosso molto successo e ha visto il coinvolgimento di oltre 2000 operatori che sono entrati in contatto in uno spazio digitale dove aggiornarsi, accedere a convegni, seminari, tavole rotonde, video e contenuti tecnici”.

 

Astolfi
Alessandra Astolfi

Una strategia simile è stata adottata anche da IEG, come ci conferma Astolfi: “Per le nostre fiere legate alla sostenibilità, abbiamo lanciato una campagna denominata Connect Talk and Share che ha previsto una serie di micro conferenze tematiche su piattaforma digitale, un nuovo spazio di incontro e di riflessione virtuale i cui protagonisti sono esperti, scienziati, politici, amministratori, imprenditori che appartengono alla grande community di Ecomondo e Key Energy. Inoltre per la fiera attiveremo la piattaforma di Business Meeting, da oltre dieci anni utilizzata da IEG con ottima soddisfazione dei clienti per il matching espositori-buyer. Per questo strumento di networking mondiale sono in finalizzazione importanti integrazioni sviluppate appositamente che, ad esempio, permetteranno gli incontri con i buyer in video conferenza su ogni singolo stand. I buyer saranno così messi nelle condizioni ottimali per rispettare le agende dei meeting confermati, tanto che siano fisicamente a Rimini oppure collegati on line tramite la piattaforma I-MOP: IEG Meeting Omnichannel Platform. Il digitale continuerà a svilupparsi e a giocare un ruolo di primo piano. Anche se non potrà mai sostituire la necessità dell’incontro, del rapporto umano”.

 

Anche Honegger è dello stesso avviso: “Durante il periodo del lockdown mondiale dovuto all’emergenza sanitaria si è fatto un ampio ricorso allo strumento digitale: webinar e incontri virtuali sulle piattaforme più note quali Teams, Skype e Zoom erano all’ordine del giorno. Le aziende hanno sfruttato questo tool per poter restare in contatto con i propri clienti, e sicuramente l’influenza del digitale sul mondo delle fiere sarà molto importante e non trascurabile in futuro, in quanto permetterà di avere informazioni sempre più dettagliate. Non si va in direzione di una sostituzione, bensì parliamo di integrazione tra digitale e reale: il rapporto diretto in fiera, infatti, è insostituibile, poiché durante un meeting vis-à-vis la percezione sensoriale umana consente di per poter approfondire al meglio non solo i prodotti e i servizi, ma anche la relazione con i referenti di un’azienda, e maturare così un’idea più completa sugli investimenti futuri. Tutto ciò non è possibile solo con il digitale”.

 

Pandolfi
Luca Pandolfi

Se l’integrazione con il digitale sembra la logica conseguenza dell’evoluzione del settore, la speranza è che in futuro si possa tornare a una sorta di normalità: “E’ probabile che tutti viaggeremo meno per lavoro perché abbiamo capito che, in molti casi, una video call può essere una buona soluzione alla necessità di relazione tra le parti, in maniera efficiente ed efficace”.

“Per quanto riguarda la comunicazione, in questa fase abbiamo potenziato gli investimenti nel digitale, creando un nuovo sito internet e dedicando maggiore energia al piano editoriale sui canali social e nel blog. Siamo consapevoli di avere una grande opportunità di integrazione con il digitale, ma l’obiettivo di IVS resta quello di portare a Bergamo l’eccellenza delle valvole industriali e di far conoscere un tessuto imprenditoriale e una filiera che non ha eguali nel mondo” ha affermato Luca Pandolfi.

 


E quali saranno le strategie da adottare nel futuro?

 

Le misure che sono state introdotte per la salvaguardia degli operatori partecipanti ad un evento, sono misure che esattamente per tutti i settori della nostra vita (dal lavoro, alla scuola, allo svago, al tempo libero ecc.) sono state introdotte nell’idea che per un certo periodo di tempo noi tutti si debba convivere con la possibile presenza del virus. Ma rispetto ad alcuni mesi fa, tutti ci stiamo attrezzando per poter tornare alla “normalità”: la forzata convivenza con misure e protocolli sanitari vuole proprio mettere in sicurezza gli operatori partecipanti, così da evitare nuove chiusure e cancellazioni” è l’opinione di Rampini.

Adattarsi al cambiamento è fondamentale anche per Pandolfi: “Tutti dobbiamo essere pronti a ripensare il nostro modo di lavorare. Ci viene chiesto di essere aperti al cambiamento in molte sfere della nostra quotidianità, dalla struttura degli uffici alla organizzazione delle riunioni e dei viaggi, fino alle grandi convention o fiere di settore”.

Astolfi rimarca invece la necessità di innovare senza dimenticare l’importanza delle interazioni sociali: “Il 2020 sarà un anno di transizione e rappresenterà una bella sfida: mettere a sistema forme diverse di incontro e percorsi che durano tutto l’anno, con appuntamenti intermedi e road show. Ma la creatività e l’innovazione, che nascono dallo scambio e dalla condivisione dei saperi, sono possibili solo grazie alla relazione umana”.

Gli espositori dovranno valutare come far fronte ai diversi appuntamenti fieristici il prossimo anno, scegliendo con molta probabilità di privilegiare le manifestazioni di punta per il loro settore, a scapito di altri appuntamenti che saranno rimandati. Il lavoro più difficile toccherà dunque agli organizzatori: un’operazione di incastro non facile, ma necessaria per poter far ripartire il mondo delle fiere!”, le conclusioni di Honegger.


Se da un lato risulta evidente che le strategie digitali vedranno aumentare la loro rilevanza in molti ambiti della filiera espositiva, dall’altro lato l’incontro fisico in occasione delle fiere rimarrà sempre un insostituibile momento di networking per le aziende, per gli enti e per i media digitali che in questo modo beneficiano di momenti di contatto e scambio, essenziali per approfondire le relazioni e conoscere da vicino gli operatori e le novità di un particolare settore.

 

 

 

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