Sclerosi Multipla: ecco la dieta che migliora qualità della vita

1 Novembre 2017
Sclerosi Multipla dieta

Frontiers in Immunology pubblica il lavoro di un gruppo di ricercatori delle Università di Milano, Verona e della Fondazione Don Gnocchi, che dimostra come una dieta a basso contenuto di proteine e grassi animali influenzi in modo positivo il quadro clinico della Sclerosi Multipla

 

Un articolo pubblicato su Frontiers in Immunology, rivista ufficiale della International Union of Immunological Societies, apre nuove ed interessanti prospettive per i pazienti affetti da sclerosi multipla, una malattia infiammatoria solitamente caratterizzata da un decorso cronico e progressivo che colpisce il sistema nervoso centrale.

Un gruppo di ricercatori delle Università degli Studi di Milano (professor Mario Clerici) e di Verona (professoressa Giovanna Felis) e della Fondazione Don Carlo Gnocchi, IRCCS (dottoresse Marina Saresella, Laura Mendozzi e Valentina Rossi) ha infatti dimostrato che una particolare dieta può influenzare positivamente il decorso di malattia.

All’inizio dello studio, durato due anni, ad un gruppo di pazienti con sclerosi multipla cronica progressiva è stato chiesto di attenersi ad una dieta caratterizzata da un minimo consumo di proteine e grassi animali e di alimenti raffinati e un alto consumo di alimenti di origine vegetale: nel contempo, il gruppo di controllo ha continuato ad utilizzare una classica dieta occidentale.

La composizione del microbiota, al termine del periodo di osservazione, ha fatto rilevare la presenza di una popolazione batterica con proprietà antiinfiammatorie nei pazienti con dieta a basso contenuto di proteine animali. Tale differenza tra gruppo a dieta e gruppo controllo si è associata inoltre all’aumento di cellule immuni circolanti antiinfiammatorie e, soprattutto, a un chiaro beneficio clinico. Dunque, al temine dei due anni di follw‐up, il numero di ricadute di malattia e la gravità della stessa è risultato significativamente ridotto nei pazienti con sclerosi multipla che in precedenza avevano seguito la dieta a basso contenuto di proteine e grassi animali.

Questi risultati suggeriscono che la dieta, modificando la composizione del microbiota e il profilo infiammatorio, può influenzare in modo positivo e importante il quadro clinico di una malattia cronica come la sclerosi multipla.

Fonte Università degli Studi di Milano

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Starlab

Per celebrare la Giornata Mondiale dedicata al Laboratorio Starlab ha realizzato un nuovo video

“You are passionate for science”, questo il titolo del nuovo video di Starlab che segna l’inizio dell’entusiasmante viaggio per condividere...

Citogenetica

Evoluzione delle tecniche di acquisizione ed elaborazione delle immagini in citogenetica

L’approfondimento, presentato a LAB Italia 2025, è a cura del Dr. Eugenio Gautiero – Laboratorio di Genetica Medica, Fondazione IRCCS San Gerardo,...

Biotrends EM®

Biotrends EM® si espande: in arrivo nuove funzionalità da luglio 2025

Da luglio 2025, BioTrends EM® introduce nuove funzionalità pensate per semplificare e velocizzare le attività operative, rendendo il software ancora...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

LabWorld

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 59

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a:Anes  Assolombarda