Biossido di titanio: rinunciare è possibile

31 Maggio 2018
Biossido

La Francia vieterà entro l’anno il biossido di titanio E171 negli alimenti

 

 

In occasione della visita allo zuccherificio “Burnt Heads“, Brune Poirson, Segretario di Stato presso il Ministro di Stato, Ministro della transizione ecologica e solidale, ha evidenziato le buone pratiche delle aziende alimentari che rimuovono dalle loro ricette il biossido di titanio, una sostanza i cui rischi per la salute rimangono scarsamente conosciuti.

 

Presente nel cibo in forma di nanoparticolato attraverso il nome E171, il biossido di titanio è comunemente usato come pigmento per conferire un aspetto bianco brillante e liscio a pasticcini o confetteria o per opacizzare yogurt o gelato. La sua unica virtù è l’estetica, non viene riconosciuto alcun valore nutrizionale.

Tuttavia, nel gennaio 2017, l’Istituto Nazionale di Ricerca Agronomica (INRA) ha pubblicato uno studio sull’ingestione di biossido di titanio evidenziando fenomeni di infiammazione cellulare potenzialmente precursori della carcinogenesi. Altri studi sospettano anche effetti simili.
Di fronte a questo, le autorità pubbliche francesi hanno reagito chiedendo alla Commissione europea nel febbraio 2018 di sospendere l’uso del biossido di titanio e di rivalutare i suoi impatti.

L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) pubblicherà un nuovo parere entro l’estate 2018 per un emendamento del progetto di legge sugli Stati generali dell’alimentazione, guidato da Stéphane Travert, ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, che consentirà, se necessario, di adottare entro la fine del 2018 misure per sospendere l’immissione sul mercato e l’uso di E171.

In questa dinamica, Brune Poirson ha voluto incontrare i leader dell’azienda “Verquin confectioner” a Tourcoing che, nella tradizione di molti industriali (Lutti, System U, Carambar e Co., ecc.), hanno deciso volontariamente rimuovere il biossido di titanio dai loro prodotti di punta, in questo contesto di alta incertezza scientifica e la superfluità di questo additivo alimentare.
Secondo Brune Poirson: “È essenziale mettere in discussione la reale utilità di una sostanza il cui unico interesse sarebbe quello di rendere più bianchi dei bianchi, mentre seri dubbi pesano sui rischi per la salute associati alla sua ingestione. Il governo è determinato ed è per questo che ho voluto evidenziare le migliori pratiche delle aziende precursori che, senza indugio, hanno già scelto la rimozione del biossido di titanio dai loro prodotti.”

 

Fonte: ecologique-solidaire

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Dieci anni di dati Unichim: le prestazioni analitiche dei laboratori italiani operanti nel campo della qualità delle acque destinate al consumo umano e di scarico

Un’analisi unica in Europa mostra come i circuiti interlaboratorio migliorano nel tempo la qualità dei dati ambientali.

progetto Enea Demetra

Demetra, il sistema hi-tech di Enea per produrre cibo di qualità in ambienti chiusi

L’impianto funzionerà secondo il principio della circolarità, a zero scarti, per cui le deiezioni dei pesci in allevamento diventeranno i...

cibi farmaci epigenetici metilazione DNA

Il cibo come farmaco epigenetico per la salute e la longevità

Pubblicato su «Advances in Nutrition» lo studio internazionale guidato dall’Università di Padova sul ruolo dei nutrienti epigenetici per un invecchiamento...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

LabWorld

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 59

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a:Anes  Assolombarda