Aumentano i dati sui pericoli chimici in alimenti e mangimi

2 Aprile 2020
OpenFoodTox

L’EFSA ha aggiornato la sua banca dati OpenFoodTox, che ora comprende dati sulla tossicità di quasi 5000 sostanze chimiche ricavati da oltre 2 000 valutazioni scientifiche condotte dall’EFSA dal 2002 in poi

 

OpenFoodTox venne inaugurata nel 2017 per mettere a disposizione un punto di accesso unico per i dati sintetici sulle sostanze valutate dall’EFSA, che in precedenza erano sparsi in migliaia di pubblicazioni scientifiche. Descrive per ogni sostanza aree specifiche ad alimenti o mangimi, come additivi, pesticidi, contaminanti, e popolazioni interessate quali l’uomo, gli animali da allevamento e gli animali selvatici.

Il recente aggiornamento va ad aggiungere oltre 150 sostanze, molte delle quali sono state incluse per diverse aree di alimenti/mangimi e popolazioni a partire da 200 ulteriori valutazioni scientifiche.

Alternative alla sperimentazione animale

OpenFoodTox consente agli scienziati di sviluppare nuovi strumenti “in silico” come i modelli informatici per prevedere la tossicità delle sostanze negli alimenti e nei mangimi, ad esempio la tossicità nei ratti per la valutazione del rischio per l’uomo, e nelle api, nei pesci e nei vermi di terra per la valutazione del rischio ambientale.

Tali strumenti possono contribuire a costituire alternative ai tradizionali studi di tossicità effettuati su animali. L’EFSA sostiene approcci di valutazione del rischio che siano in linea con le 3R (rimpiazzare, ridurre e raffinare), le quali mirano a far ridurre al minimo l’uso di animali negli esperimenti e promuovono l’impiego di dati provenienti da metodi alternativi lì ove possibile.

I progetti futuri per una versione 2.0 di OpenFoodTox includono l’arricchimento del modello dati con maggiori proprietà chimiche quali dati su metabolismo, bioaccumulo ed esposizione nonché il collegamento della banca dati ai modelli informatici utilizzati per prevedere la tossicocinetica e la tossicità. Esempi recenti includono modelli per esseri umani, animali d’allevamento (pollo; bovini, ovini e suini prima parte, seconda parte) e animali selvatici (api, pesci).

 

Fonte: Efsa

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